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Forse per questo si dice che la vita è meravigliosa: perché quando stai annaspando nelle sabbie mobili e fai l'ultimo respiro prima che la melma prenda il posto dell'aria, ti vola addosso una mano sconosciuta che ti strappa al tuo destino di morte. E tu non puoi far altro che esserle grato, ripulirti e riprendere il cammino. Gaeta, 1995. Quando si risveglia in un letto di ospedale, Alice capisce che ha iniziato a crescere, nonostante tutto. L'incidente che ha ridotto sua madre in coma non le ha portato via soltanto la giovinezza, ma anche la gioiosità di bambina con cui guardava il mondo. E quando rudi mani scavano in lei, facendola rovinare in un mondo dove anche gli angeli hanno la faccia distorta, si rende conto che a qualcosa deve aggrapparsi, se non vuole cadere sempre di più. Nuevacalle, 1995. Achille ha vissuto tutta l'infanzia in una bolla dorata: la comunità autonoma in cui sua madre l'ha portato quando era ancora in fasce gli ha precluso la visione di qual è il mondo reale, facendolo vivere in un sogno. Tuttavia Achille sa che dovrà andarsene: troppi i segreti che sua madre nasconde, troppe le domande che vuole porre al mondo.